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L'apparato digerente del coniglio

L’apparato digerente del coniglio deve funzionare con continuità. Quando la motilità dello stomaco e/o dell’intestino è estremamente rallentata o viene meno si parla di blocco.

Questo è il motivo per cui il coniglio non dovrebbe essere assolutamente lasciato a digiuno, neanche quando deve essere sottoposto a intervento chirurgico, se non per un brevissimo lasso di tempo prima dell’operazione che consenta di lasciare le prime vie aeree in comune col tratto digestivo pulite (per l’inserimento, in caso di necessità, delle cannule per la respirazione e l’anestesia gassosa): in tal caso è sufficiente che il coniglio non ingerisca cibo per una trentina di minuti.


Il digiuno totale come quello che si applica a esseri umani, cani e gatti, nel coniglio, che ha un intestino da erbivoro, predisposto al lavoro continuo, causerebbe un fermo della motilità, che richiede un surplus di energia e lavoro per ripartire, soprattutto in un animale già indebolito da un intervento e rallentato dall’anestesia.


Il blocco gastro-intestinale, anche senza la causa predisponente di un intervento chirurgico, può in realtà, essere provocato da molteplici fattori che spaziano da problemi di stress, alla presenza di parassiti interni (es. vermi, coccidi, ecc.), agli sbalzi di temperatura, all'alimentazione non corretta (es. la somministrazione di cereali o alimenti tossici), al pelo ingerito durante la muta, ecc. e all'abbinamento di più fattori esterni e/o interni, compresi quelli genetici, così come alla presenza di altre patologie di cui il blocco diventa patologia secondaria.


Per inciso è da tener presente che anche i problemi dentari e di mal occlusione, comportando una masticazione alterata degli alimenti, possono rendere il nostro piccolo amico più suscettibile al blocco, in quanto il cibo non preparato in modo corretto dall'apparato boccale sottopone l’intestino a un maggior affaticamento.


In caso di blocco, spesso fin dal suo esordio, il coniglio resta accucciato, più o meno chiuso in posizione seduta, fermo e apatico, di solito in un angolo più o meno nascosto, in posizione così detta “antalgica” cioè assunta per cercare di combattere il dolore (raramente si sdraia e/o si rotola: ciò avviene di solito in occasione di altre patologie quali la presenza di corpi estranei, la presenza di forme tumorali o talora il blocco gastrico o peggio la torsione dello stomaco); non produce feci o le produce piccole e disidratate.


L’addome può apparire più o meno teso per la presenza di gas fermentativi e di solto, a una leggera palpazione, si avverte la presenza di una massa, più o meno consistente, che altro non è che il materiale accumulato bloccatosi nello stomaco o nell’intestino, a seconda del tipo di blocco (gastrico o intestinale appunto).

In presenza di blocco il sangue viene richiamato verso la parte colpita dell’apparato digerente, così che la temperatura interna dell’animale può scendere, anche in modo imponente, conducendolo l'animale verso seri problemidi ipotermia.


Per questo motivo il coniglietto in blocco deve assolutamente essere mantenuto al caldo, possibilmente in camera calda (tipo incubatrice) o esposto al calore di una lampada a infrarossi; in mancanza si può ovviare con una borsa dell’acqua calda o uno scaldino avvolti in un telo e, se anche questi non fossero disponibili, con una bottiglia (di plastica) riempita di acqua calda e sempre avvolta in un telo per non provocare ustioni.

Inutile dire che è indispensabile contattare immediatamente un veterinario esperto in esotici: il blocco può provocare la morte di un coniglio anche in poche ore, per cui la celerità di intervento è fondamentale.


Troppo spesso si tende a dire “domani lo porto” ma bisogna tener presente che “domani” potrebbe essere già troppo tardi In attesa del veterinario, può aiutare molto, oltre, come già spiegato prima, il mantenimento di una temperatura idonea, anche un leggero e prolungato massaggio (MAI troppo profondo per evitare lesioni interne) circolare effettuato con le dita sull’addome, nella parte in cui si sente la massa bloccata.


Il coniglio deve poi essere idratato per aiutare la diluizione della massa in stasi; il veterinario pratica di solito una flebo con ringer lattato o anche solo con soluzione fisiologica in modo da consentire un assorbimento più celere del liquido. In ogni caso, anche chi accudisce il coniglietto può aiutarlo nell’idratazione somministrandogli dell’acqua o del succo d’ananas, tiepido e mai freddo, per via orale con una siringa (senz’ago ovviamente).


Per quanto riguarda i farmaci sarà il veterinario a stabilire quali e i dosaggi da somministrare; di solito la scelta cade sull’abbinamento di più prodotti quali Motilex (che è un mobilizzatore intestinale), Plasil (che agisce soprattutto a livello gastrico), antidolorifico (di solito Meloxicam) e Mylicon (per combattere l’aria dovuta alle fermentazioni). Per questo motivo il consiglio è di tenere tali medicamenti sempre in casa, onde evitare le corse per il loro reperimento in un tour tra le farmacie aperte.

È sempre anche bene tenere in casa una bustina di Critical care o analogo, un prodotto che serve per l’alimentazione sostitutiva/forzata da utilizzarsi qualora il coniglietto non mangiasse da molto tempo o fosse debilitato. Esistono molti prodotti per alimentazione sostitutiva, ma certo il Critical care è quello più testato e collaudato che ha mostrato di far fronte egregiamente alla carenza alimentare in caso di necessità.


Sulla busta sono riportate le istruzioni d’uso coi corretti dosaggi; in ogni caso basta diluire il prodotto che si mostra come una polvere a base di erbe, con dell’acqua tiepida fino a trasformarlo in un composto omogeneo semi liquido (non troppo liquido perché l’eccessiva diluizione farebbe perdere le proprietà nutritive, né troppo denso perché non passerebbe dal beccuccio della siringa con cui lo si deve somministrare.

Riassumendo in caso di blocco bisogna:

  • Contattare immediatamente un veterinario esperto in animali non convenzionali;

  • Mantenere il coniglietto al caldo;

  • Massaggiare con leggerezza con movimenti circolari il pancino del coniglietto;

  • Somministrare i farmaci secondo le prescrizioni del veterinario;

  • Fare in modo che l’animale assuma sufficienti liquidi e sia ben idratato;

  • Non lasciare che il coniglietto stia per troppe ore senza cibo e quindi provvedere, se necessario, ad alimentarlo forzatamente (deve essere rammentato che, in caso di blocco gastrico, l’alimentazione forzata non deve essere praticata se non dopo aver iniziato le terapie e sotto stretta prescrizione del veterinario).

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